Si conclude, con una festa all’insegna di arte e musica, una delle principali azioni del progetto SIGN OF THE TIMES - te lo raccontiamo noi!.
Sabato 6 maggio dalle 11.00 alle 13.00 presso il cortile della biblioteca Baratta, saranno infatti svelati quattro nuovi pannelli di street art, realizzati negli ultimi mesi da studenti e giovani mantovani nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro ideato dal consorzio di cooperative Pantacon in partenariato con Strongvilla APS e il Comune di Mantova, Assessorato alle Politiche Giovanili, realizzato grazie al contributo del bando Giovani SMART di Regione Lombardia ed in collaborazione con “Giovani CO-protagonisti” promosso dalla Rete PCTO/Alternanza provinciale.
Saranno presenti gli oltre ottanta ragazzi che hanno partecipato ad un percorso di ricerca e di creazione artistica sviluppato tra le vie della città, le scuole, l’arci TOM ed il Creative Lab del quartiere Lunetta. Dopo aver riflettuto sui ‘segni’ che popolano i muri ed i cartelloni delle strade di Mantova, i giovani hanno lavorato per immaginare, progettare e tradurre il proprio “segno dei tempi” in un’azione artistica collettiva.
I pannelli, che si andranno ad aggiungere ai quattro già realizzati lo scorso anno nella precedente edizione del progetto, sono stati realizzati a partire da bozzetti elaborati in classe dagli studenti della 3LA e 3LD del Liceo artistico Giulio Romano e della 3B Liceo Scientifico Belfiore. Allo stesso modo, alcuni ragazzi afferenti all’arci TOM di Borgochiesanuova hanno raccolto stimoli e idee in occasione di serate e concerti. I vari gruppi hanno poi potuto sperimentare, sotto la guida dell'artista illustratore Federico Bassi e di operatori di Pantacon, le tecniche dello stencil, del collage e della pittura ad acrilico, per poter toccare con mano quanto il ‘saper fare’ creativo sia fondamentale per concretizzare un’idea.
Durante una delle sessioni di lavoro, abbiamo chiesto direttamente ai ragazzi cosa ne pensassero di questa esperienza. Federico ed Emma, entrambi della classe terza del Liceo Scientifico, stanno ritagliando un grosso disegno di Medusa, un simbolo classico, scelto per affrontare il tema della violenza e della privazione delle libertà: ”Siamo felici di aver potuto approfondire la street art e di aver provato noi stessi a esprimerci in questa forma d’arte. Siamo anche contenti di averlo potuto fare in una forma diciamo legale, esprimendo la nostra creatività senza il rischio di imbrattare gli spazi urbani. Per noi è un progetto nuovo e siamo lieti di parteciparvi, perché ci permette di sperimentare e condividere una vena artistica e creativa che spesso in alcuni di noi rimane sopita”.
“Siamo molto entusiasti perché per la prima volta le nostre opere diventeranno pubbliche e potranno essere viste dai cittadini: è un buon inizio per la nostra carriera di artisti” - dice Pietro del Liceo Artistico, mentre è al lavoro su schizzi di un albero fatto di eliche di dna insieme alle compagne di classe Maddalena e Martina, che aggiungono - “lavorando in gruppo abbiamo imparato a confrontarci gli uni con gli altri con rispetto. A inizio anno avevamo screzi e adesso invece stiamo collaborando per costruire qualcosa insieme. Abbiamo scelto di fare un albero della vita e di usare come simbolo il dna, perché nel codice genetico sono contenuti i messaggi che vengono passati di generazione in generazione e anche noi, con le nostre opere, vogliamo lasciare un messaggio che rimanga”.
Inoltre ci tengono a ricordare che sul canale Instagram @signofthetimes_mn, è possibile rivedere in immagini le tappe del progetto.
“Il progetto, alla sua seconda edizione - ricorda l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna - vuole indurre i ragazzi ad analizzare i segni lasciati sui muri nel tempo e porre interrogativi inerenti alle modalità, al messaggio e alle motivazioni dello stesso, dando in conclusione la possibilità a loro, giovani di oggi, di lasciare il loro segno, il loro messaggio. Farlo tramite la street art e col supporto di professionisti diventa per i ragazzi una opportunità di arricchimento e conoscenza tecnica. Inoltre poter esporre i pannelli elaborati nel cortile della biblioteca di pubblica lettura è un modo per dare visibilità ai loro messaggi e permettere alla cittadinanza di poterli sentire raccontare o interpretare a loro volta.”
La mattina del 6 maggio sarà l’occasione per vedere le opere dei ragazzi e per ascoltare dalla loro viva voce i significati che si celano dietro alle immagini e ai colori che hanno scelto. Non mancheranno letture performative e musica, in forma di una playlist di brani preparata appositamente per l’occasione dai ragazzi stessi. Musica, parole ed arti figurative per permettere ai giovani di esprimere il loro punto di vista, di lasciare il segno.
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